Il Primo Gennaio di ogni anno é la Giornata per la Pace ed il Papa tradizionalmente ci consegna il suo messaggio che quest’anno tocca particolarmente temi sociali.
Tre strade per la pace: dialogo fra le generazioni, educazione, lavoro. «Oggi ci sono più armi che nella guerra fredda». Denuncia le guerre e i danni creati dalla pandemia, in particolare nel mondo del lavoro. Loda l’impegno dei giovani sul clima. Esorta a migliorare le condizioni dei migranti che lavorano: «Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le Nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale». In sostanza, «c’è un’”architettura” della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società, e c’è un “artigianato” della pace che coinvolge ognuno in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e gli Stati».


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