Sono ripresi gli incontri di Preghiera con la parola per leggere, pregare e commentare insieme il Vangelo della Domenica.
Dopo la pausa estiva, l’appuntamento con la Lectio Divina si presenta con una nuova veste: quella di un incontro comunitario per l’unità pastorale che cresce e cammina insieme come i primi discepoli di Gesù.
Il Vangelo della Domenica viene infatti letto alla luce degli atti degli apostoli per capire che le difficoltà che oggi le comunità sono chiamate ad affrontare, le opportunità che sono chiamate a cogliere, l’esperienze di accoglienza che sono offerte dallo Spirito, sono le stesse che i primi apostoli hanno sperimentato. Le indicazioni ed i racconti che Luca ci ha tramandato nel prezioso Libro sono ancora oggi attualissime e possono essere utili per una visione più consapevole del nostro mandato apostolico che il Battesimo ci conferisce.
La Lectio Divina segue lo schema classico:
- La richiesta di azione allo Spirito Santo che interviene: “Signore, apri i miei occhi e il mio cuore affinché io comprenda e compia la tua volontà” (s. Giovanni Crisostomo).
- La lettura e rilettura del testo sacro
- La Lectio vera e propria: un lavoro impegnativo ma necessario, da cui dipende anche l’esito degli altri passaggi del percorso. E’ la lettura “intelligente” del brano che ci sta davanti, per metterne in risalto gli elementi portanti, alla luce della domanda: “Cosa dice questo testo in se stesso?”
La Parola si spiega con la Parola, è per questo che è importante avere con se la Bibbia, specialmente nella sua versione più aggiornata che riporta le citazioni dei brani collegati e ci permette di comprendere e di calare quella lettura nella nostra vita. - La meditazione: riprendiamo e sostiamo sugli elementi portanti del brano, raccolti durante la lectio, alla luce dalla domanda: “Cosa dice a me questo testo?” Chiediamo al Signore: “Cosa dici a me con queste tue parole?”. E’ l’atteggiamento del giovane Samuele: «Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta» (1Sam 3,10). “Quando leggi la Parola di Dio, bisogna che ricordi di dirti senza interruzione: è a me che si rivolge, è di me che si tratta. Quindi, applica tutto il testo a te” (Kierkegaard). E’ questo il momento intimo del percorso che viene accompagnato da un sottofondo musicale per permettere alla mente di vagare nella Grazia ed allo Spirito di agire.
- Dopo la meditazione si prega e si contempla l’azione vivifica della Parola, ed infine, se si può si condivide con i fratelli e le sorelle la strada che lo Spirito ci ha indicato o le invocazioni che ci ha suggerito.
Dopo la Lectio, che termina solitamente intorno alle 20, chi vuole può fermarsi per condividere il pasto serale in fraternità. Ma poiché il Cristiano concentra la sua vita alla maggior gloria di Cristo, anche la cena ha uno scopo: quello di preparare la celebrazione eucaristica comunitaria della Domenica affinché alla mensa domenicale tutti possano portare i frutti e le offerte della propria vita.
Nello stile ormai consolidato della nostra unità pastorale non mancano momenti di allegria e di leggerezza. Chiunque voglia unirsi sarà accolto con gioia
Struttura delle Lectio liberamente tratta da “regole fondamentali della Lectio Divina” domenicani.it