Inizierà il prossimo 8 Febbraio il “corso” per coloro che intendono unirsi in matrimonio nel prossimo futuro.

Il termine “corso” solitamente utilizzato per queste tipologie di incontri è inappropriato, poiché negli incontri non viene insegnato nulla, ma essi piuttosto si inseriscono in un percorso che le coppie stanno già facendo nella loro vita quotidiana.

Tenuti anche da laici e da coppie, gli incontri vogliono stimolare nuovi confronti:
– un confronto personale, ognuno con sé stesso, un confronto provocato e accolto, per vedere cosa sta davvero al fondo del proprio cuore, della propria volontà, della propria capacità di donarsi…
– un confronto come coppia (non certo l’unico) su alcuni aspetti necessari per “essere coppia nel matrimonio”, su alcuni valori che la Chiesa ritiene fondamentali per chi chiede il matrimonio sacramento…
– un confronto con la comunità cristiana (la Chiesa), per il fatto che i battezzati chiederanno di poter celebrare il matrimonio-sacramento e di far parte della comunità cristiana come sposati…

Durante gli incontri verranno riscoperte e convinzioni fondamentali richieste e gli impegni da assumere come “stile di vita” (non una volta tanto) perché la vita di coppia e di famiglia possa dirsi cristiana, le coppie verranno quindi accompagnate a riscopre le realtà ed i valori della comunità cristiana nella quale attraverso il sacramento del matrimonio saranno chiamati a vivere, l’importanza della presenza come coppia ai momenti di vita comunitaria, a creare una mentalità nuova di coppia e di famiglia nei confronti anche della società civile.

Una bellissima espressione artistica dell’amore sponsale si trova nell’affresco creato dal Centro Aletti nella nostra Chiesa Parrocchiale di Marzocca, a sinistra della figura centrale (Cristo crocifisso in abiti sacerdotali con Maria e Giovanni) si vede la raffigurazione dei santi Gioacchino ed Anna, i genitori di Maria, che danzano lievi in un abbraccio che porta in se tutta la forza e Ia delicatezza dell’amore coniugale. Questo amore, così antico, e così nuovo,, trae la sua perenne novità proprio dalla stessa croce di Cristo, talamo nuziale dell’incontro tra l’uomo ed il suo Dio.

“L’immagine è segnata da una particolare tenerezza e· dolcezza: i due danzano vicini, in una comunione che è sia legata all’affetto {la vicinanza, la delicatezza del contatto reciproco) che· nel legame spirituale (sono così uniti che hanno un occhio in comune). Per questo annunciano e testimoniano la bellezza della vita matrimoniale in cui “i due saranno un ‘unica carne” (Gen 2, 18-24)
non solo nell’unione fisica ma anche nello stesso cuore
Ecco, quindi, che vedendo con “occhi nuovi” la realtà, il sacramento del matrimonio diventa il sacramento della generazione della vita divina, la passione diventa il luogo dell’incontro con la verità dell’altro, la vita diventa una danza gioiosa in cui l’incontro con l’altro assume i colori ed toni dell’allegria, della partecipazione allegra festosa all’incontro con Gesù.
In Gioacchino ed Anna troviamo infatti, non solo i genitori di Maria, ma tutti gli sposi che riconoscono e riscoprono la Grazia della chiamata all’.more: entrambi ricevono il dono di una figlia, benché sterili, secondo i Vangeli Apocrifi perché a loro sia donato di scoprire la forza dell’Amore di Dio e Ia partecipazione· all’opera redentrice di Cristo” (dalla descrizione del Dipinto sul libro)

Per le informazioni sugli orari e le modalità del corso o per iscriversi, contattare il parroco Don Andrea al numero

347 146 0354

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